Sconvolgente - Milano, la questura denuncia il medico che ha curato l'immigrato sulla torre
28/11/2010 18:31 POLITICA - ITALIA
L'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: i soccorsi erano stati prestati a un egiziano irregolare che si era sentito male durante la protesta alla ex Carlo Erba a Milano. Saranno denunciati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina "il medico curante e persone esterne" all'ospedale San Paolo di Milano, da dove è stato dimesso l'immigrato che nel pomeriggio di sabato è sceso dalla torre della ex Carlo Erba, in via Imbonati, a causa delle sue gravi condizioni di salute. Lo rende noto la questura di Milano, aggiungendo che l'immigrato è stato dimesso nella prima mattinata odierna da parte di personale medico di quell'ospedale. Nel comunicato non è spiegato quali sia il medico che sarà denunciato: se quello appartenente a Emergency, che l'ha curato sulla torre, oppure un medico che l'ha assistito in seguito. "In merito ai fatti sono in corso indagini per accertare la correttezza delle procedure adottate - spiega la questura - essendo emersi da parte del medico curante e di altre persone estranee alla struttura sanitaria comportamenti che configurano l'ipotesi di reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. I fatti costituenti reato saranno oggetto di denuncia all'autorità giudiziaria".
lunedì 29 novembre 2010
sabato 27 novembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
E ORA DI...NON MOLLARE...PER UN ITALIA MIGLIORE
CARI COMPAGNI E COMPAGNE, IL MOMENTO STORICO CHE STIAMO ATTRAVERSANDO E IL PEGGIORE DOPO IL 1929,IL GOVERNO DI CENTRO DESTRA CHE GOVERNA QUESTO PAESE DOPO AVER DICHIARATO CHE LA CRISI NON C'ERA ,ORA RIDUCE IL PAESE ALLA POVERTA',MIGLIAIA DI PERSONE IN MOBILITA' MIGLIAIA DI PERSONE IN CASSAINTEGRAZIONE,LA SCUOLA PUBBLICA CHE VIENE RIDOTTA A BRANDELLI DA DECRETI DI UNA MINISTRA CHE NON SI E DEGNATA NEANCHE DI PARLARE CON GLI OPERATORI DEL SAPERE PER FARE UN DECRETO INTELIGENTE E SI PERMETTE DI CHIAMARE CHI PROTESTA I SOLITI NOTI....CIOÈ COMUNISTI.
ORA SIAMO AD UN PUNTO IN CUI I STUDENTI DELL'UNIVERSITÀ SONO DOVUTI SCENDERE IN PIAZZA E INTRAPRENDE RE AZIONI ESTREME, COME OCCUPARE ATENEI IN TUTTA ITALIA E DI CONTRO IL GOVERNO LI FA CARICARE DALLA POLIZIA...IL 27 NOVEMBRE BISOGNA SCENDERE IN PIAZZA PER CONTINUARE A LOTTARE PER TENERE IN VITA QUESTO PAESE E FAR CASCARE QUESTO GOVERNO PRIMA CHE FACCIA CASCARE TUTTO IL PAESE IN UNA DEPRESSIONE CHE PUÒ PORTARE SOLO AD UNO SCONTRO SOCIALE DISASTROSO.
TIRIAMO FUORI LE UNGHIE,E CHIEDIAMO ALLA SINISTRA DI SMETTERE DI AVERE ATTEGGI AMENTI DI DIFFIDENZA AL SUO INTERNO,SI E FORMATA DA POCO LA FEDERAZIONE DI SINISTRA FORMATA DA I COMUNISTI ITALIANI E RIFONDAZIONE COMUNISTA,CHIEDO ALLA FEDERAZIONE CHE NEL SUO INTERNO FACCIANO TUTTI UN PASSO AVANTI PER FAR SI CHE CI SI POSSA STRINGERE LA MANO E DIRSI LASCIAMO LE NOSTRE DIFFIDENZE FUORI DA QUESTO SCHIERA MENTO E DA ORA IN POI LOTTIAMO E CREIAMO UN PROGRAMMA POLITICO SERIO ED ALTERNATIVO ALLA DESTRA DI GOVERNO...I LAVORATORI NE HANNO BISOGNO IL PAESE NE HA BISOGNO...LA SINISTRA UNITA PUÒ E DEVE AVERE LA FORZA DI GOVERNARE QUESTO PAESE E RIPORTARLO DOVE MERITA IN EUROPA E NEL MONDO.....POTERE A CHI LAVORA ONESTAMENTE E GALERA A CHI CI HA RIDOTTO IN QUESTE CONDIZIONI.....CIAO A TUTTI VI ASPETTO IL 27 NOVEMBRE A PIAZZA ESEDRA ALLE 9:00
ORA SIAMO AD UN PUNTO IN CUI I STUDENTI DELL'UNIVERSITÀ SONO DOVUTI SCENDERE IN PIAZZA E INTRAPRENDE RE AZIONI ESTREME, COME OCCUPARE ATENEI IN TUTTA ITALIA E DI CONTRO IL GOVERNO LI FA CARICARE DALLA POLIZIA...IL 27 NOVEMBRE BISOGNA SCENDERE IN PIAZZA PER CONTINUARE A LOTTARE PER TENERE IN VITA QUESTO PAESE E FAR CASCARE QUESTO GOVERNO PRIMA CHE FACCIA CASCARE TUTTO IL PAESE IN UNA DEPRESSIONE CHE PUÒ PORTARE SOLO AD UNO SCONTRO SOCIALE DISASTROSO.
TIRIAMO FUORI LE UNGHIE,E CHIEDIAMO ALLA SINISTRA DI SMETTERE DI AVERE ATTEGGI AMENTI DI DIFFIDENZA AL SUO INTERNO,SI E FORMATA DA POCO LA FEDERAZIONE DI SINISTRA FORMATA DA I COMUNISTI ITALIANI E RIFONDAZIONE COMUNISTA,CHIEDO ALLA FEDERAZIONE CHE NEL SUO INTERNO FACCIANO TUTTI UN PASSO AVANTI PER FAR SI CHE CI SI POSSA STRINGERE LA MANO E DIRSI LASCIAMO LE NOSTRE DIFFIDENZE FUORI DA QUESTO SCHIERA MENTO E DA ORA IN POI LOTTIAMO E CREIAMO UN PROGRAMMA POLITICO SERIO ED ALTERNATIVO ALLA DESTRA DI GOVERNO...I LAVORATORI NE HANNO BISOGNO IL PAESE NE HA BISOGNO...LA SINISTRA UNITA PUÒ E DEVE AVERE LA FORZA DI GOVERNARE QUESTO PAESE E RIPORTARLO DOVE MERITA IN EUROPA E NEL MONDO.....POTERE A CHI LAVORA ONESTAMENTE E GALERA A CHI CI HA RIDOTTO IN QUESTE CONDIZIONI.....CIAO A TUTTI VI ASPETTO IL 27 NOVEMBRE A PIAZZA ESEDRA ALLE 9:00
mercoledì 24 novembre 2010
ATENEI IN RIVOLTA
OCCUPAZIONIAlcuni studenti dell'Udu (Unione degli Universitari), ricercatori della «Rete 29 aprile» e del gruppo «Ricercatori precari» sono da poco saliti sul tetto della facoltà di Architettura in piazza Borghese a Roma come forma di protesta contro la riforma Gelmini. Occupate le facoltà di Scienze politiche, Fisica e Ingegneria de La Sapienza. ROMA, SUI TETTI DI ARCHITETTURA«Intendiamo rimanerci ad oltranza - annunciano - finchè non verrà accantonato l'iter parlamentare della riforma Gelmini». «Siamo costretti ad arroccarci su un edificio di un sapere ancora pubblico per difenderlo dagli attacchi di un governo che vuole privatizzare l'intero sistema universitario - spiegano i manifestanti - partendo dagli atenei con il taglio al Ffo e la riforma Gelmini che in queste ore sta per essere approvata alla Camera. Siamo sull'orlo del baratro per l'istruzione pubblica in Italia - affermano - proprio come noi sopra a questo tetto». TORINO, NOTTE SU PALAZZO NUOVOAttrezzati con coperte e sacchi a pelo si stanno preparando a trascorre la notte sul tetto una decina di ricercatori universitari torinesi che nel primo pomeriggio di oggi erano saliti in cima a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, per protestare contro la riforma degli atenei in discussione in Parlamento. Secondo i manifestanti, se il disegno di legge verrà approvato «stravolgerà la vita degli atenei italiani, già pesantemente penalizzati dai tagli ai loro bilanci». Intanto, anche il corteo di studenti che questo pomeriggio, dopo l'assemblea, è sfilato per le vie del centro città fino ad occupare la stazione di Porta Nuova, ha fatto ritorno a Palazzo Nuovo. Ora gli studenti sono riuniti in assemblea per decidere le prossime iniziative. Palazzo Nuovo, intanto da questo pomeriggio, è occupato. LA PROTESTASecondo gli studenti il ddl «trasforma le nostre università in aziende, privatizza i nostri consigli di amministrazione, trasforma il diritto allo studio in un debito da contrarre con le banche. Una riforma che riporta il livello di istruzione universitario ad essere un bene di lusso - denunciano - non accessibile se non a chi è in condizioni economiche agiate per studiare in pochi atenei di eccellenza privati dove l`offerta formativa e i progetti di ricerca saranno definiti solo ed esclusivamente dagli interessi di mercato e non dall`interesse del Paese». PALERMO, OCCUPATE SCUOLE E FACOLTA'Ventuno istituti del capoluogo siciliano sono in stato di agitazione. In diversi casi gli studenti hanno votato per l'occupazione, così come è successo anche nella facoltà di Lettere di Palermo. Anche in questo caso, gli universitari protestano contro un provvedimento firmato dal ministro Gelmini: il ddl per la riforma degli atenei che dovrebbe essere votato alla Camera entro il 25 novembre. Occupati anche il liceo classico Umberto I di Palermo, la succursale del liceo classico Garibaldi, lo scientifico Cannizzaro, i licei artistici Catalano e Regina Margherita. Occupazione bianca al Meli con lezioni la mattina, assemblee nel pomeriggio e presidio notturno degli studenti. In alcuni casi, gli studenti non solo contestano i contenuti della riforma Gelmini ma anche le carenze strutturali e di servizi delle loro scuole. PISA, ATENEO BLOCCATOL'attività didattica è stata completamente sospesa, su indicazione del Senato accademico, per consentire la massima partecipazione possibile all'assemblea di ateneo e occupazioni si sono già verificate nelle facoltà di Scienze, Scienze Politiche, Lettere e Ingegneria. Le assemblee degli studenti svoltesi nelle diverse facoltà hanno visto la partecipazione di diverse centinaia di studenti che mano a mano stanno decidendo le forme di mobilitazione, con quella dell'occupazione delle facoltà che sembra essere la preferita. In alcuni casi, come nei pressi di Farmacia, gli studenti hanno anche rallentato o bloccato il traffico stradale per alcuni minuti.SOSTEGNO FLC-CGIL La Flc-Cgil ribadisce il «pieno sostegno» alle occupazioni degli atenei e delle scuole contro il ddl sull'università e i tagli alla scuola pubblica. «In particolare la scelta dei ricercatori universitari di occupare i tetti delle facoltà dimostra - afferma il segretario generale, Mimmo Pantaleo - che anche il patetico bluff dei concorsi elemosina non è servito a spaccare il movimento. È evidente il tentativo del Governo di cancellare il diritto allo studio, di ridimensionare le università e le scuole pubbliche, di precarizzare strutturalmente i ricercatori e licenziare migliaia di precari della scuola, di massacrare, sul versante dei salari e dei percorsi di carriera, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. Si tagliano risorse agli atenei pubblici, portandoli al collasso finanziario, per dare 25 milioni di euro alle università private. Si confermano i tagli per la scuola e si aumentano a 245 milioni di euro i soldi alle scuole private. Ora basta! La ministra Gelmini - dice il sindacalista - prenda atto che le sue politiche sono fallimentari perchè stanno distruggendo scuola, università e ricerca pubblica altrimenti la mobilitazione sarà sempre più ampia e decisa. Ribellarsi rispetto a un Governo e a un Ministro autoritari arroganti e antisociali è fondamentale per garantire il miglioramento delle condizioni dei giovani e dei lavoratori della conoscenza. Domani alla Camera si svolgerà un'altra grande protesta del mondo universitario e il 27 saremo tutti in piazza con la Cgil. Il tempo delle bugie e delle 'controriforme epocalì è finito».
24 novembre 2010
24 novembre 2010
martedì 23 novembre 2010
QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO.....
SUICIDI: QUELLO CHE I MEDIA NON DICONO
L'osservatorio sulla cassa integrazione del Dipartimento settori produttivi della Cigl spiega che nel solo 2009 c'e' stato il maggiore ricorso alla Cig di sempre, +311% rispetto al 2008, con oltre 918 milioni di ore. Oltre 1 miliardo di ore cassa integrazione ordinaria e straordinaria concesse dall'ottobre 2008 al dicembre 2009. dati che confermano una crisi che non solo esiste, ma che non dà cenni a passare. I lavoratori in Italia dovrebbero essere la colonna portante dell’economia, senza di loro non ci sarebbe produzione. Invece sono i primi che le aziende mandano a casa, mentre i manager con stipendi da capogiro rimangono ai loro posti fino alla fine. Si potrebbe citare un’impresa per tutte: la Fiat. La Fiat è stata considerata l’azienda di stato per antonomasia. In periodi di crisi ha sempre ricorso agli aiuti pubblici con il paravento dei posti di lavoro… mentre i manager di Fiat hanno buone uscite e bonus da milioni di euro. Un esempio Cesare Romiti, mandato a casa nel 1998 con 105 miliardi di lire (365 anni di lavoro per un comune mortale) mentre il fatturato Fiat era di 708 miliardi di lire. Dopo 12 anni Fiat rischia l’ennesima chiusura, la produzione non c’è, i lavoratori costano troppo (già proprio i lavoratori) e loro sono saliti sul tetto perché sembrerebbe l’unico modo per farsi notare e per sperare in una soluzione. A rischio sono gli over 40. Sono i nuovi disoccupati che si aggiungono agli over 25. aver superato i 40 significa non essere appetibile per le imprese perché non hanno sgravi e preferiscono fare contratti di apprendistato a giovani dai 18 ai 29 anni e tenere solo il personale indispensabile. Gli over 40 sbattuti fuori oppure costretti a lasciare il posto di lavoro dopo numerose vessazioni. E così accade un fenomeno senza distinzioni territoriali di cui se ne parla poco:30 gennaio 2010: un operaio bergamasco di 35 anni a Brembate (Bergamo) ha cercato di togliersi la vita cospargendosi di benzina e dandosi fuoco. A spingere l'uomo a compiere il drammatico gesto sarebbe stata la depressione causata dalla perdita del lavoro. L'operaio era impiegato in una ditta di Zingonia (Bergamo) che è fallita due mesi prima. 29 gennaio 2010 Sfratto esecutivo, disoccupato si uccide Un uomo di 55 anni, tagliatore in un' azienda calzaturiera di Civitanova(MC), rimasto disoccupato, si è ucciso lanciandosi da una finestra, tre ore prima che l'ufficiale giudiziario gli notifi-casse lo sfratto esecutivo.10 gennaio 2010: Lo hanno trovato i familiari ieri mattina quando, verso le 7, sono andati in negozio. Alberto Ottino era lì, nel supermercato A&O di Castelmassa che con passione gestiva, insieme al fratello, da qualche anno. Si era impiccato con dei fili elettrici. Aveva problemi economici, gli affari, ormai da tempo, non andavano bene. Una preoccupazione crescente che, alla fine, dopo molti tentativi di raddrizzare le sorti dell’esercizio commerciale, lo ha spinto ad arrendersi.19 novembre 2009: laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un'occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.8 novembre 2009: Padova psicologo non trova lavoro si suicida 14 ottobre 2009: aveva perso il lavoro, nel dicembre scorso. Faceva il ragioniere in una ditta di Francavilla ed era stato licenziato, a 52 anni. Si è procurato una pistola, l’arma che non aveva mai detenuto, e ha premuto il grilletto.1 settembre 2009: Reggio Emilia perde il lavoro e stermina la famiglia 8 agosto 2009: ha ucciso la moglie e i figli mentre dormivano e poi si è suicidato: l' ennesima strage familiare è avvenuta la notte di giovedì in una villetta di Gornate Olona, in provincia di Varese. Il folle gesto potrebbe essere stato causato da una crisi matrimoniale o dalla perdita del lavoro: la coppia stava attraversando una fase personale difficile e, in più, l' uomo si era dimesso pochi giorni fa dal lavoro che aveva da anni nell' officina gestita dal suocero.24 luglio 2009: Un lavoratore di 32 anni, L.D., si è suicidato ieri sera in provincia di Bologna: aveva problemi con la moglie e, pochi giorni fa, aveva ricevuto una lettera di licenziamento dall'azienda in cui lavorava, la Chloride di Castel Guelfo, nel bolognese.02 luglio 2009 Siena - Si lancia nel vuoto dal terzo piano - Operaio cassaintegrato muore suicida.22 giugno 2009: Lascia moglie e due figli piccoli, Fabrizio Rossi, un 39enne di Fano che ieri ha deciso di togliersi la vita nel garage di casa sparandosi un colpo di fucile al petto. Alla base del tragico gesto sembra esserci la recente perdita del posto di lavoro.17 giugno 2009 MILANO - Insegnante senza lavoro si uccide in casa, 31 anni. Per vivere affittava l’appartamento trasferendosi in cantina. Dove è stato trovato morto, un cappio intorno al collo, una sedia poco lontano.9 giugno 2009: Dopo aver perso il lavoro e la casa, un 63enne si è suicidato gettandosi dal balcone del suo appartamento a Milano23 maggio 2009 Treviso - Ingegnere suicida in Veneto - Ossessionato dal dover licenziare - si getta contro un convoglio ferroviario in viaggio verso Venezia.22 maggio 2009: Roma, suicida operaio: la Ericsson lo vuole licenziare, lui si getta dal tetto della fabbrica.21 maggio 2009 Fontanelle - Si è ucciso impiccandosi un piccolo imprenditore di 58 anni, Valter Ongaro, titolare di un’azienda di verniciatura in forte difficoltà finanziaria a causa della crisi.20 maggio 2009: Napoli. suicida dipendente Equitalia. Si lancia dalla finestra davanti la Questura 16 maggio 2009: Bologna, un imprenditore di 49 anni da anni alla prese con problemi legali ed economici, tenta il suicidio, ingerendo una dose di barbiturici in auto 7 aprile 2009: due anni fa aveva perso il lavoro di guardia giurata, negli ultimi tempi lavorava saltuariamente e alla fine, vinto probabilmente dalla paura di non poter provvedere in maniera adeguata ai suoi cari, ha deciso di togliersi la vita. Mariano Pariante, 55 anni, si è impiccato all'interno di un deposito dell’ex stabilimento Rhodiatoce di Casoria, in cui lavorava saltuariamente come custode 20 marzo 2009: un geometra originario di Sanremo e residente a Genova di 54 anni, le cui iniziali sono G.R., dopo avere perso il lavoro si è inoltrato in un bosco della Valbisagno, nell’immediato entroterra di Genova, e si è tolto la vita. 25 marzo 2009: Roma un uomo si dà fuoco al Campidoglio, licenziato da una cooperativa, gli avevano comunicato che non avrebbe avuto alcuna indennità di disoccupazione.18 marzo 2009: dieci mesi fa aveva perso il lavoro e da allora le difficoltà economiche non lo avevano più abbandonato. Così un 52enne ha deciso di farla finita, impiccandosi a un albero di un suo piccolo podere a Gravina in Puglia (Bari). L'uomo, negli ultimi tempi, aveva cercato di tirare avanti facendo il muratore, ma guadagnava troppo poco per mantenere la moglie e i tre figli 15 gennaio 09 Parma - Un uomo di 47 anni ha tentato di togliersi la vita dopo essere stato licenziato dall'azienda in cui lavorava fin da ragazzo. Le forze dell'ordine lo hanno ritrovato, è in gravi condizioni.2 gennaio 09 Pistoia - Disoccupato, chiama i carabinieri e si uccide, 3 figli, dopo che l'Enel aveva interrotto la fornitura di energia elettrica, e la morte della madre che lo aiutava economicamente.Un elenco trovato grazie all’aiuto di internet e non di certo dei tradizionali mass media. Il governo è a conoscenza della crisi sociale e lavorativa in cui versano gli italiani? Un uomo può arrivare a togliersi la vita perché non trova ciò che è sancito dalla Costituzione italiana come un diritto? La classe dirigente è colpevole se non interviene sul lavoro, sulla possibilità di reintegrare chi lo perde. In Italia nessun cittadino sentiva come esigenza primaria l’immunità del Presidente del consiglio.
L'osservatorio sulla cassa integrazione del Dipartimento settori produttivi della Cigl spiega che nel solo 2009 c'e' stato il maggiore ricorso alla Cig di sempre, +311% rispetto al 2008, con oltre 918 milioni di ore. Oltre 1 miliardo di ore cassa integrazione ordinaria e straordinaria concesse dall'ottobre 2008 al dicembre 2009. dati che confermano una crisi che non solo esiste, ma che non dà cenni a passare. I lavoratori in Italia dovrebbero essere la colonna portante dell’economia, senza di loro non ci sarebbe produzione. Invece sono i primi che le aziende mandano a casa, mentre i manager con stipendi da capogiro rimangono ai loro posti fino alla fine. Si potrebbe citare un’impresa per tutte: la Fiat. La Fiat è stata considerata l’azienda di stato per antonomasia. In periodi di crisi ha sempre ricorso agli aiuti pubblici con il paravento dei posti di lavoro… mentre i manager di Fiat hanno buone uscite e bonus da milioni di euro. Un esempio Cesare Romiti, mandato a casa nel 1998 con 105 miliardi di lire (365 anni di lavoro per un comune mortale) mentre il fatturato Fiat era di 708 miliardi di lire. Dopo 12 anni Fiat rischia l’ennesima chiusura, la produzione non c’è, i lavoratori costano troppo (già proprio i lavoratori) e loro sono saliti sul tetto perché sembrerebbe l’unico modo per farsi notare e per sperare in una soluzione. A rischio sono gli over 40. Sono i nuovi disoccupati che si aggiungono agli over 25. aver superato i 40 significa non essere appetibile per le imprese perché non hanno sgravi e preferiscono fare contratti di apprendistato a giovani dai 18 ai 29 anni e tenere solo il personale indispensabile. Gli over 40 sbattuti fuori oppure costretti a lasciare il posto di lavoro dopo numerose vessazioni. E così accade un fenomeno senza distinzioni territoriali di cui se ne parla poco:30 gennaio 2010: un operaio bergamasco di 35 anni a Brembate (Bergamo) ha cercato di togliersi la vita cospargendosi di benzina e dandosi fuoco. A spingere l'uomo a compiere il drammatico gesto sarebbe stata la depressione causata dalla perdita del lavoro. L'operaio era impiegato in una ditta di Zingonia (Bergamo) che è fallita due mesi prima. 29 gennaio 2010 Sfratto esecutivo, disoccupato si uccide Un uomo di 55 anni, tagliatore in un' azienda calzaturiera di Civitanova(MC), rimasto disoccupato, si è ucciso lanciandosi da una finestra, tre ore prima che l'ufficiale giudiziario gli notifi-casse lo sfratto esecutivo.10 gennaio 2010: Lo hanno trovato i familiari ieri mattina quando, verso le 7, sono andati in negozio. Alberto Ottino era lì, nel supermercato A&O di Castelmassa che con passione gestiva, insieme al fratello, da qualche anno. Si era impiccato con dei fili elettrici. Aveva problemi economici, gli affari, ormai da tempo, non andavano bene. Una preoccupazione crescente che, alla fine, dopo molti tentativi di raddrizzare le sorti dell’esercizio commerciale, lo ha spinto ad arrendersi.19 novembre 2009: laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un'occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.8 novembre 2009: Padova psicologo non trova lavoro si suicida 14 ottobre 2009: aveva perso il lavoro, nel dicembre scorso. Faceva il ragioniere in una ditta di Francavilla ed era stato licenziato, a 52 anni. Si è procurato una pistola, l’arma che non aveva mai detenuto, e ha premuto il grilletto.1 settembre 2009: Reggio Emilia perde il lavoro e stermina la famiglia 8 agosto 2009: ha ucciso la moglie e i figli mentre dormivano e poi si è suicidato: l' ennesima strage familiare è avvenuta la notte di giovedì in una villetta di Gornate Olona, in provincia di Varese. Il folle gesto potrebbe essere stato causato da una crisi matrimoniale o dalla perdita del lavoro: la coppia stava attraversando una fase personale difficile e, in più, l' uomo si era dimesso pochi giorni fa dal lavoro che aveva da anni nell' officina gestita dal suocero.24 luglio 2009: Un lavoratore di 32 anni, L.D., si è suicidato ieri sera in provincia di Bologna: aveva problemi con la moglie e, pochi giorni fa, aveva ricevuto una lettera di licenziamento dall'azienda in cui lavorava, la Chloride di Castel Guelfo, nel bolognese.02 luglio 2009 Siena - Si lancia nel vuoto dal terzo piano - Operaio cassaintegrato muore suicida.22 giugno 2009: Lascia moglie e due figli piccoli, Fabrizio Rossi, un 39enne di Fano che ieri ha deciso di togliersi la vita nel garage di casa sparandosi un colpo di fucile al petto. Alla base del tragico gesto sembra esserci la recente perdita del posto di lavoro.17 giugno 2009 MILANO - Insegnante senza lavoro si uccide in casa, 31 anni. Per vivere affittava l’appartamento trasferendosi in cantina. Dove è stato trovato morto, un cappio intorno al collo, una sedia poco lontano.9 giugno 2009: Dopo aver perso il lavoro e la casa, un 63enne si è suicidato gettandosi dal balcone del suo appartamento a Milano23 maggio 2009 Treviso - Ingegnere suicida in Veneto - Ossessionato dal dover licenziare - si getta contro un convoglio ferroviario in viaggio verso Venezia.22 maggio 2009: Roma, suicida operaio: la Ericsson lo vuole licenziare, lui si getta dal tetto della fabbrica.21 maggio 2009 Fontanelle - Si è ucciso impiccandosi un piccolo imprenditore di 58 anni, Valter Ongaro, titolare di un’azienda di verniciatura in forte difficoltà finanziaria a causa della crisi.20 maggio 2009: Napoli. suicida dipendente Equitalia. Si lancia dalla finestra davanti la Questura 16 maggio 2009: Bologna, un imprenditore di 49 anni da anni alla prese con problemi legali ed economici, tenta il suicidio, ingerendo una dose di barbiturici in auto 7 aprile 2009: due anni fa aveva perso il lavoro di guardia giurata, negli ultimi tempi lavorava saltuariamente e alla fine, vinto probabilmente dalla paura di non poter provvedere in maniera adeguata ai suoi cari, ha deciso di togliersi la vita. Mariano Pariante, 55 anni, si è impiccato all'interno di un deposito dell’ex stabilimento Rhodiatoce di Casoria, in cui lavorava saltuariamente come custode 20 marzo 2009: un geometra originario di Sanremo e residente a Genova di 54 anni, le cui iniziali sono G.R., dopo avere perso il lavoro si è inoltrato in un bosco della Valbisagno, nell’immediato entroterra di Genova, e si è tolto la vita. 25 marzo 2009: Roma un uomo si dà fuoco al Campidoglio, licenziato da una cooperativa, gli avevano comunicato che non avrebbe avuto alcuna indennità di disoccupazione.18 marzo 2009: dieci mesi fa aveva perso il lavoro e da allora le difficoltà economiche non lo avevano più abbandonato. Così un 52enne ha deciso di farla finita, impiccandosi a un albero di un suo piccolo podere a Gravina in Puglia (Bari). L'uomo, negli ultimi tempi, aveva cercato di tirare avanti facendo il muratore, ma guadagnava troppo poco per mantenere la moglie e i tre figli 15 gennaio 09 Parma - Un uomo di 47 anni ha tentato di togliersi la vita dopo essere stato licenziato dall'azienda in cui lavorava fin da ragazzo. Le forze dell'ordine lo hanno ritrovato, è in gravi condizioni.2 gennaio 09 Pistoia - Disoccupato, chiama i carabinieri e si uccide, 3 figli, dopo che l'Enel aveva interrotto la fornitura di energia elettrica, e la morte della madre che lo aiutava economicamente.Un elenco trovato grazie all’aiuto di internet e non di certo dei tradizionali mass media. Il governo è a conoscenza della crisi sociale e lavorativa in cui versano gli italiani? Un uomo può arrivare a togliersi la vita perché non trova ciò che è sancito dalla Costituzione italiana come un diritto? La classe dirigente è colpevole se non interviene sul lavoro, sulla possibilità di reintegrare chi lo perde. In Italia nessun cittadino sentiva come esigenza primaria l’immunità del Presidente del consiglio.
e tremonti dice"la legge 626 e un lusso per l'italia"

(ANSA) -PALERMO, 22 NOV- Un operaio 58enne, e' morto trafitto da una molla pneumatica che lo ha colpito mentre stava lavorando nell'officina dell'Amat, l'azienda per il trasporto pubblico di Palermo. L'uomo stava facendo dei lavori su un bus. Un'altra vittima nel bolognese dove un operaio 30enne e' morto cadendo dal tetto di un centro sportivo durante lavori di ristrutturazione. Infine nel Monzese due operai di 31 e 35 anni sono rimasti gravemente ustionati per la rottura di una conduttura che portava acqua a 90 gradi.
LA GENTE CONTINUA A MORIRE NEI POSTI DI LAVORO....E IL NOSTRO MINISTRO DICE CHE IL TESTO UNICO E UN LUSSO....NON SI VERGOGNA PER NIENTE DI QUELLO CHE DICE ED OLTRE TUTTO DISONORA LA MEMORIA DI QUEI POVERI LAVORATORI ED OFFENDE LE LORO FAMIGLIE.....MA QUANDO CADE STO' GOVERNO????
lunedì 22 novembre 2010
e nata la federazione della sinistra
FDS: FERRERO,TORNEREMO IN PIAZZA PER RICONQUISTARE I DIRITTI
21/11/2010 17:54 POLITICA - ITALIA
ROMA, 21 NOV - Dialogare con il Pd restando fuori da un eventuale governo di centrosinistra ma soprattutto «ricostruire un movimento di lotta delle classi sociali subalterne per riconquistare i diritti, per rovesciare il capitalismo e per porre il problema della rivoluzione in occidente». È stato questo uno dei punto più applauditi del discorso di Paolo Ferrero che ha concluso il congresso fondativo della Federazione della Sinistra nato dalla fusione di Prc e del Pdci. «I padroni - ha detto Ferrero - vogliono far sparire il movimento operaio e facci tornare tutti all'ottocento. Il populismo è la forma politica che parla di questo tentativo di cancellare le classi subalterne. Berlusconi dice che c'è una sola società, la sua, e che noi siamo invidiosi. In realtà il nostro compito è ricostruire un movimento di lotta. Gli yacht e il letto di Putin che Berlusconi possiede ci fanno schifo perchè noi abbiamo un altra idea di società». Il leader di Prc ha poi indicato tutti i congressisti «a non aver paura del silenzio mediatico nel quale saremo costretti a lavorare, un soggetto autonomo come il nostro non avrà mai l'appoggio dei poteri forti che sono la Confindustria, le banche e il Vaticano». Nella sua analisi Ferrero ha parlato «fallimento del capitalismo: è andato in crisi perchè ha vinto troppo, non perchè è stato sconfitto dalla classe operaia. Questo liberismo è pericoloso e ci condurrà alla barbaria e un nuovo pericolo di guerra mondiale». Ferrero ha ribadito che «serve un intervento pubblico in economia perchè questa è diventata la grande questione democratica. Non possono decidere tutto quattro padroni e quattro banchieri». Ferrero ha quindi incitato tutti i comunisti della Federazione della Sinistra a «credere profondamente nella ideologia comunista perchè non ci sono le ideologia vuol dire che c'èe una sola, quella del mercato. Dobbiamo stare molto attenti al tentativo di cancellare il nostro diritto a credere: prima passa l'idea che i repubblichini sono come i partigiani e poi pretendono di rinchiuderci nei musei perchè abbiamo una nostra ideologia». Il congresso della Federazione della Sinistra si è concluso con le note di 'bella ciaò.(ANSA).
21/11/2010 17:54 POLITICA - ITALIA
ROMA, 21 NOV - Dialogare con il Pd restando fuori da un eventuale governo di centrosinistra ma soprattutto «ricostruire un movimento di lotta delle classi sociali subalterne per riconquistare i diritti, per rovesciare il capitalismo e per porre il problema della rivoluzione in occidente». È stato questo uno dei punto più applauditi del discorso di Paolo Ferrero che ha concluso il congresso fondativo della Federazione della Sinistra nato dalla fusione di Prc e del Pdci. «I padroni - ha detto Ferrero - vogliono far sparire il movimento operaio e facci tornare tutti all'ottocento. Il populismo è la forma politica che parla di questo tentativo di cancellare le classi subalterne. Berlusconi dice che c'è una sola società, la sua, e che noi siamo invidiosi. In realtà il nostro compito è ricostruire un movimento di lotta. Gli yacht e il letto di Putin che Berlusconi possiede ci fanno schifo perchè noi abbiamo un altra idea di società». Il leader di Prc ha poi indicato tutti i congressisti «a non aver paura del silenzio mediatico nel quale saremo costretti a lavorare, un soggetto autonomo come il nostro non avrà mai l'appoggio dei poteri forti che sono la Confindustria, le banche e il Vaticano». Nella sua analisi Ferrero ha parlato «fallimento del capitalismo: è andato in crisi perchè ha vinto troppo, non perchè è stato sconfitto dalla classe operaia. Questo liberismo è pericoloso e ci condurrà alla barbaria e un nuovo pericolo di guerra mondiale». Ferrero ha ribadito che «serve un intervento pubblico in economia perchè questa è diventata la grande questione democratica. Non possono decidere tutto quattro padroni e quattro banchieri». Ferrero ha quindi incitato tutti i comunisti della Federazione della Sinistra a «credere profondamente nella ideologia comunista perchè non ci sono le ideologia vuol dire che c'èe una sola, quella del mercato. Dobbiamo stare molto attenti al tentativo di cancellare il nostro diritto a credere: prima passa l'idea che i repubblichini sono come i partigiani e poi pretendono di rinchiuderci nei musei perchè abbiamo una nostra ideologia». Il congresso della Federazione della Sinistra si è concluso con le note di 'bella ciaò.(ANSA).
domenica 21 novembre 2010
Modena City Ramblers - I Cento Passi
UN EROE CHE NOI NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO DIMENTICARE,ANZI DOBBIAMO CONTINUARE A LOTTARE E A COMBATTERE SENZA AVER PAURA....NON NON NE A AVUTA....CONTINUAMO LA SUA LOTTA CONTRO TUTTE LE MAFIE.....VIVA LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE....VIVA LA LIBERTA DI PENSIERO....VIVA VIVA LA LIBERTA'!!!!!!!!!!!!!!!
sabato 20 novembre 2010
un altro morto sul lavoro!!!!!!!!!!!
Un altro morto da fabbrica Paderno Zeqiri, operaio ucciso dalle ustioni
20/11/2010 16:39 SICUREZZA SUL LAVORO - ITALIA Fonte: unita
Un altro morto per le ustioni causate da un incidente sul lavoro. Ha fatto una seconda vittima l'esplosione nella fabbrica di Paderno Dugnano (Milano) del 4 novembre. È Arun Zeqiri, di origini albanesi, 44enne. Si è spento a Torino, all'ospedale della Maria Addolorata. Segue la fine di Sergio Scapolan, l'uomo di 63 anni che era morto nei giorni scorso a Sampierdarena, a Genova. L'esplosione ha ferito altri due uomini che versano in gravi condizioni. Zeqiri era rimasto ustionato dall'esplosione di una bombola di acetilene, poi propagatasi a bombola di gpl e a bidoni di vernice, alla Eureco di Paderno Dugnano. Era ricoverato nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cto di Torino. Aveva ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo. Lavorava per la cooperativa che aveva in appalto lo stoccaggio dei rifiuti e di proprietà dello zio di Zeqiri. Sul quale pende una doppia accusa per omicidio colposo: per Arun Zeqiri e per Scapolan. Tra i feriti L.S., 37 anni, ricoverato in Terapia intensiva all'Ospedale Niguarda di Milano, ha sviluppato uno ''shock settico severo'' con insufficienza di diversi organi contemporaneamente. I sanitari hanno rimandato l'intervento chirurgico in programma per curare le gravi ustioni che l'operaio ha su gran parte del corpo.
20/11/2010 16:39 SICUREZZA SUL LAVORO - ITALIA Fonte: unita
Un altro morto per le ustioni causate da un incidente sul lavoro. Ha fatto una seconda vittima l'esplosione nella fabbrica di Paderno Dugnano (Milano) del 4 novembre. È Arun Zeqiri, di origini albanesi, 44enne. Si è spento a Torino, all'ospedale della Maria Addolorata. Segue la fine di Sergio Scapolan, l'uomo di 63 anni che era morto nei giorni scorso a Sampierdarena, a Genova. L'esplosione ha ferito altri due uomini che versano in gravi condizioni. Zeqiri era rimasto ustionato dall'esplosione di una bombola di acetilene, poi propagatasi a bombola di gpl e a bidoni di vernice, alla Eureco di Paderno Dugnano. Era ricoverato nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cto di Torino. Aveva ustioni di secondo e terzo grado sul 70% del corpo. Lavorava per la cooperativa che aveva in appalto lo stoccaggio dei rifiuti e di proprietà dello zio di Zeqiri. Sul quale pende una doppia accusa per omicidio colposo: per Arun Zeqiri e per Scapolan. Tra i feriti L.S., 37 anni, ricoverato in Terapia intensiva all'Ospedale Niguarda di Milano, ha sviluppato uno ''shock settico severo'' con insufficienza di diversi organi contemporaneamente. I sanitari hanno rimandato l'intervento chirurgico in programma per curare le gravi ustioni che l'operaio ha su gran parte del corpo.
venerdì 19 novembre 2010
Massa Carrara - Scontri tra gli operai Eaton e la polizia
ECCO A COSA SIAMO ARRIVATI.....MARONI VERGOGNATI!!!!!
lunedì 15 novembre 2010
incontro azienda del 15/11/2010
OGGI 15/11/2010 SI E' SVOLTO PRESSO GLI UFFICI DELLA CONFCOMMERCIO L'INCONTRO TRA OOSS E SIR SUPERMERCATI PER LA TRATTATIVA DEL NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO.
L'INCONTRO DI OGGI SI E CONCLUSO CON LA RICHIESTE DELLE OOSS DI SEGUITO ELENCATE:
1)ORARIO DI LAVORO
PARTIRE DALL'ACCORDO SULLA FLESSIBILITA'
2)DOMENICHE PROGRAMMAZIONE TRIMESTRALE (IN VOLONTARIETA')
E NORMATE ECONOMICAMENTE AL 130%(STRAORDINARIO).
L'AZIENDA SI E PRESA IL TEMPO DI RIFLETTERE E IL PROSSIMO INCONTRO CI SARA'
IL GIORNO 26/11/2010 ALLE 14:30 SEMPRE PRESSO GLI UFFICI DELLA CONFCOMMERCIO.
L'INCONTRO DI OGGI SI E CONCLUSO CON LA RICHIESTE DELLE OOSS DI SEGUITO ELENCATE:
1)ORARIO DI LAVORO
PARTIRE DALL'ACCORDO SULLA FLESSIBILITA'
2)DOMENICHE PROGRAMMAZIONE TRIMESTRALE (IN VOLONTARIETA')
E NORMATE ECONOMICAMENTE AL 130%(STRAORDINARIO).
L'AZIENDA SI E PRESA IL TEMPO DI RIFLETTERE E IL PROSSIMO INCONTRO CI SARA'
IL GIORNO 26/11/2010 ALLE 14:30 SEMPRE PRESSO GLI UFFICI DELLA CONFCOMMERCIO.
domenica 14 novembre 2010
incontro tra parti sociali ed azienda sir supermercati
DOMANI POMERIGGIO ALLE ORE 16 LE PARTI SOCIALI SI INCONTRERANNO CON L'AZIENDA SIR SUPERMERCATI PER CONTINUARE LA TRATTATIVA PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO...COME BEN SAPETE SIN D'ORA ABBIAMO AVUTO GIA' UN INCONTRO E SIAMO RIUSCITI A BLOCCARE LA DISDETTA DEL VECCHIO INTEGRATIVO CHE RIMARRA' IN VIGORE SINO AL 31 DICEMBRE DEL 2010...PER I COLLEGHI E COMPAGNI DELLE ALTOR COMUNICO CHE L'INCONTRO PER IL LORO INTEGRATIVO SI SVOLGERA'IL GIORNO 16 NOVEMBRE.....COME AVRO' ALTRE NOTIZIE VE LE COMUNICHERO' IMMEDIATAMENTE.
sabato 13 novembre 2010
sacconi vuole cancellare "lo statuto dei lavoratori"

Roma - Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, vuole cancellare lo statuto dei lavoratori e con esso l'articolo 18. Ne è convinta la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, all'indomani della presentazione da parte del ministro del nuovo statuto dei lavori. Parlando a margine dell'assemblea dei quadri e dei delegati della Cgil Roma-Lazio, tenutasi ieri a Roma, Camusso ha parlato di ingiustizia: «Sacconi con la cancellazione dello statuto dei lavoratori, perché di questo si tratta, fa due operazioni. Si cancella l'articolo 18 ma anche il diritto della libertà di associazione sindacale. Che si pensi se tutto questo può essere azzerato è un'ingiustizia e un'idea di società insopportabile». «Sacconi - ha proseguito Camusso - convinto che tutto i Italia vada bene, ha deciso di inviare alle parti il testo che considera la premessa allo statuto dei lavori». Il dirigente sindacale ha spiegato che questo testo contiene fondamentalmente due articoli: «il primo è una delega al governo che a quel punto può fare tutto. Stiamo di fronte a vette di autoritarismo mai conosciute. Nel secondo si dice che lo statuto dei lavoratori deve parlare ai lavoratori dipendenti ma anche ai co.co.pro. che abbiano un unico rapporto di committenza. Non si vuole costruire - ha concluso Camusso - un sistema di diritti più avanzati ma consolidare la prospettiva di un lavoro precario». «Bisognerebbe chiedere - ha detto ancora Camusso - a Sacconi e alle parti sociali: c'è davvero qualcuno che pensa che nella crisi questo è il problema da affrontare? (il passaggio dallo Statuto dei Lavoratori allo Statuto dei Lavori ndr)». «È stato dato - ha affermato - un pugno in faccia ai lavoratori e ai precari. Si delega il ministro di decidere dei diritti mentre i diritti sono decisi dalla lotta dei lavoratori. Non abbiamo bisogno - ha aggiunto - di un nuovo interprete perché il dubbio è che non sappia leggere i diritti e gli venga da cancellarli».
venerdì 12 novembre 2010
alemanno:piu' tasse a single e gay
"SPORCARCI LE MANI"«In un momento di crisi - ha detto il primo cittadino di Roma - non si può dare tutto a tutti, bisogna sporcarci le mani. Se vogliamo aiutare le famiglie, che sono quelle sposate, vuol dire aumentare le tasse ai single e alle coppie con pochi figli. La questione non riguarda solo le amministrazioni locali ma il governo nazionale. Bisogna sfuggire alla tentazione di voler dare tutto a tutti, e quindi ai gay e ai single, altrimenti non faremo mai politiche familiari. Bisogna concentrarci sulla famiglia della Costituzione formata da un uomo e una donna che fanno figli. Questo - ha aggiunto - non vuol dire però discriminare le altre persone, vuol dire che la difesa dei diritti individuali non sono politiche familiari. Invito Giovanardi e il parlamento a fare già in questa legislatura la riforma del quoziente familiare».
giovedì 11 novembre 2010
coordinamento delegati
RICORDO A TUTTI I DELEGATI SIR SUPERMERCATI E ZIO D'AMERICA CHE DOMANI POMERIGGIO ALLE ORE 15:30 CI SARA' IL COOORDINAMENTO IN VIA BUONAROTTI 51 1 PIANO....MI RACCOMANDO TUTTI PRESENTI!!!!!!
mercoledì 10 novembre 2010
SONO TORNATO!!!!!!!!
DA OGGI RICOMINCERA' L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE SU TUTTO CIO' CHE RIGUARDA IL MONDO DEL LAVORO....A DOMANI CON NUOVE INFORMAZIONI...
BEN RITROVATI!!!
BEN RITROVATI!!!
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