martedì 29 novembre 2011

Fiat: Landini, sciopero dei metalmeccanici il 16 dicembre

Una giornata di sciopero di tutta la categoria per il 16 dicembre". L'ha proposta il leader della Fiom, Maurizio Landini, al comitato centrale del sindacato per rispondere alla disdetta Fiat di tutti i contratti. In settimana si terrà un incontro tra i sindacati dei metalmeccanici e il Lingotto proprio su questo tema.

domenica 27 novembre 2011

La Fiat ricompatta Fiom e Cgil

L’ultima mossa di Marchionne, quella di disdire tutti i contratti del gruppo, ha avuto i suoi primi prevedibili effetti, almeno da un punto di vista sindacale. La Fiom è subita passata al contrattacco, proclamando due ore di sciopero e non escludendo il ricorso a quello generale, stavolta potendo contare nella controffensiva sul pieno sostegno della Cgil.
I rapporti fra la categoria e la confederazione tornano così a essere stretti, dopo alcuni mesi di freddezza, seguenti all’accordo interconfederale firmato dalla Camusso assieme a Confindustria e gli altri sindacati il giugno scorso. Tuttavia, in maniera simmetrica, quanto più corso d’Italia si riavvicina ai suoi metalmeccanici, tanto più si allarga il solco con Cisl e Uil.
Per ora quindi si fa più difficile il ritorno all’unità sindacale, che la crisi politica e il governo Monti favorirebbero, almeno da un punto di vista teorico.
La risposta della Fiom alla lettera ostile firmata dal Lingotto non si è fatta attendere.
Del resto il segretario generale Maurizio Landini non poteva fare altrimenti: con lo stralcio di tutti gli accordi e l’estensione del modello Pomigliano a tutti gli stabilimenti del gruppo, i metalmeccanici della Cgil saranno di fatto estromessi dalle fabbriche a partire dal primo gennaio prossimo.
Landini, in una conferenza stampa tenuta assieme al fido responsabile del settore auto Giorgio Airaudo, ha elencato le contromisure che prenderà il suo sindacato: prima di tutto uno sciopero di due ore in tutte le fabbriche, in cui verranno convocate assemblee per spiegare ai lavoratori (anche distribuendo il testo dell’accordo di Pomigliano) a cosa andranno incontro; poi la convocazione straordinaria del Comitato centrale, il parlamentino della Fiom, per martedì prossimo, in cui si valuterà se andare o meno allo sciopero generale; infine il suo sindacato procederà comunque all’elezione dei delegati di fabbrica e alla nomina delle rappresentanze sindacali, preparandosi a denunciare la Fiat per condotta antisindacale qualora non venissero accettate.
Un menu davvero ricco, che ha l’avallo della Cgil. Ieri Susanna Camusso, segretario generale di corso d’Italia, ha stigmatizzato il comportamento della Fiat, accusandola di voler dividere i sindacati: «Ogni volta che si riapre una discussione che potrebbe portare ad una condizione unitaria e positiva interviene rompendo tutte le uova.
Viene sempre il dubbio che ci sia una volontà di distrarre dalla discussione sui temi della politica industriale scaricando tutto in termini di condizione dei lavoratori e di rottura tra le organizzazioni». Ma la leader della Cgil, seguita a ruota da Landini, assegna una parte non piccola di responsabilità per la situazione anche alle altre sigle, Cisl e Uil in testa: «Un grande sindacato confederale non può mai accettare un’azienda che decida di escludere altri sindacati».
Dal canto loro, le organizzazioni guidate da Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti non hanno il minimo dubbio se trattare o meno con la Fiat per la definizione di un nuovo contratto.
Anzi, si sono dette pronte a sedere al tavolo negoziale a partire già dalla prossima settimana. Del resto, Cisl e Uil assieme a Fismic e Ugl sono le sigle che più si sono spese affinché i nuovi contratti flessibili passassero nei referendum di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco. Per motivi di diversa linea sindacale rispetto alla Fiom, certo, ma anche per ragioni di semplice concorrenza.
Sta di fatto che la Fiat non ci pensa proprio a riaprire le porte alla Fiom. In serata Marchionne ha ribadito che non c’è possibilità di un passo indietro, perché «è necessario mettere da parte anni di contrattazione aziendale obsoleta». 

venerdì 25 novembre 2011

LORO GLI SPREAD, NOSTRI I MORTI. OGGI ALTRA STRAGE SUL LAVORO, 3 MORTI

Mentre i banchieri e speculatori s'ingrassano, mentre i ricchi diventano sempre piu' ricchi, i lavoratori e le lavoratrici lasciano la propria vita per arrivare alla fine del mese. Sono loro che pagano la crisi. Ogni giorno. Oggi un operaio è morto a Bergamo, una commessa ad Oristano, ed un edile a Roma.  Ioan  Rohanean di anni 53,  Rosario Spampinato, di anni 50, Maria Cristina Allegretti di anni 36. 

mercoledì 23 novembre 2011

incontro con conad...

e arrivata la notizia che il giorno 6 dicembre 2011..a meno di ripensamenti da parte di conad, ci sara' l'incontro tanto richiesto dalla filcams cgil.
 i chiarimenti che vogliamo dall'azienda sono molti:
vedi organizzazione del lavoro, lavoro domenicale, riposo compensativo e molto altro ancora.
appena avro' altre notizie le pubblichero' immediatamente.
ciao tiziano

La Fiat disdice tutti gli accordi sindacali. Ferrero (Prc): "Azienda eversiva viola la Costituzione". Cremaschi (Fiom): "Fascismo aziendale"

Con un atto senza precedenti Fiat Group Automobiles ha disdetto, dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e «ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto» in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. Lo si apprende da fonti sindacali. Nella lettera inviata da Fiat ai sindacati si fa riferimento a successivi incontri per valutare la situazione e predisporre nuove intese collettive «per assicurare trattamenti individuali complessivamente analoghi o migliorativi rispetto ai precedenti». La disdetta, secondo l'azienda, è una conseguenza dell'entrata in vigore dell'accordo di primo livello che sarà operativo dal 1 gennaio 2012.

Non si sono fatte attendere le reazioni di esponenti politici e sindacali. Secondo Ferrero, segretario nazionale del Prc, «la Fiat con un'azione eversiva si pone fuori dalla Costituzione italiana. Fa bene la Fiom - dice - ad andare avanti con le vertenze legali per ripristinare la legalità. Vogliamo sapere cosa ne pensa il governo Monti perchè a noi risulta che chi tace acconsente. Se continuasse questo assordante silenzio vorrebbe dire che questo non è solo il governo dei banchieri ma anche quello della Fiat». Giorgio Cremaschi, presidente del Comitato centrale Fiom, attacca: «Quella di Marchionne non è una decisione tecnica ma un atto politico che ha il solo scopo di togliere le residue libertà ai lavoratori Fiat. È un atto di fascismo aziendalistico». 

La Fiom indice per domani un'urgente conferenza stampa presso la sede di corso Trieste a Roma.

sabato 19 novembre 2011

parliamo di conad....

negli ultimi giorni i rapporti con conad si sono freddati e di molto.
nei punti vendita e arrivata una diffida da parte della filcams cgil, perche la conad ritiene che il riposo compensativo della domenica lavorata , possa essere usufruito, "sfruttando " i permessi della legge 104...la filcams ritenendo questo un atteggiamento poco legale, ma sopratutto dal punto di vista morale anche molto poco umano a diffidato la conad ad attuare questa prassi.
cari colleghi nei punti vendita si stanno o si svolgeranno assemblee sindacali per spiegare a tutti la situazione che si vive in questo periodo, se ci sono punti vendita che vogliono piu' chiarimenti fatemelo sapere.
si ricorda inoltre a tutti i colleghi che sono stati chiamati per il prepensionamento di non  ACCETTARE NESSUNA PROPOSTA ECONOMICA, PERCHE' QUESTO SI FARA' IN SEDE DI CONTRATTAZIONE CON IL SINDACATO  VISTO CHE LA MOBILITA' E UNA PROCEDURA DI LEGGE....SE VI VENGONO FATTE PROPOSTE FATECELO SAPERE IMMEDIATAMENTE.
CIAO TIZIANO

venerdì 18 novembre 2011

IL PROGRAMMA DI MONTI PUNTO PER PUNTO

SPENDIG REVEW: la revisione della spesa pubblica è urgente perchè i «sacrifici» degli anni passati sono stati vanificati da una spesa corrente che ha continuato a crescere.

DISMISSIONI IMMOBILI PUBBLICI: sarà presto «definito un calendario puntuale» del piano di dismissione degli immobili pubblici.

COSTI POLITICA: «Davanti ai sacrifici richiesti ai cittadini sono ineludibili interventi sui costi del funzionamento degli organi elettivi», ha detto il premier.

CUNEO FISCALE: Meno spesa pubblica implica risparmi e in prospettiva si deve pensare alla pressione fiscale che in Italia «è elevata»; dunque essa andrà «modificata per renderla favorevole alla crescita», specie alleggerendo il peso su impresa e lavoro. Un netto riferimento al monitoraggio della ricchezza va nella direzione nella lotta all'evasione fiscale.

ICI: «Intendiamo riesaminare - ha annunciato il premier - il prelievo sulla ricchezza immobiliare» che rispetto agli altri Paesi europei «è particolarmente bassa». «L'esenzione dall'Ici delle abitazioni principali - ha aggiunto - costituisce una peculiarità se non una anomalia del nostro ordinamento».

PENSIONI: «Il sistema previdenziale italiano è tra i più sostenibili in Europa», però «permangono ampie disparità di trattamento e aree ingiustificate di privilegio», va rivisto.

MERCATO LAVORO: andrà superata «l'impostazione attuale di un mercato duale dove alcuni hanno ampie tutele e altri sono privi di ogni assicurazione di base». Il tutto accompagnato da una riforma degli ammortizzatori sociali.

DONNE: «giovani e donne sono le due grandi risorse sprecate del Paese»: ci sarà una «tassazione preferenziale» sul lavoro delle seconde.

(tratto da un'agenzia Ansa) 

mercoledì 16 novembre 2011

Chi sono i nuovi ministri del Governo Monti? Scopriamolo

EsteriGiulio Terzi di Sant'Agata
InternoAnna Maria Cancellieri
GiustiziaPaola Severino
DifesaGiampaolo Di Paola
Sviluppo economico e TrasportiCorrado Passera
Politiche Agricole e ForestaliMario Catania
AmbienteCorrado Clini
LavoroElsa Fornero
Istruzione, Universita' e RicercaFrancesco Profumo
Beni e Attivita' CulturaliLorenzo Ornaghi
SaluteRenato Balduzzi
Antonio Catricala' sara' sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.Ecco ministri senza portafoglio:
Affari europeiEnzo Moavero Milanesi
Turismo e sportPiero Gnudi
Coesione territorialeFabrizio Barca
Rapporti con il ParlamentoPiero Giarda
Cooperazione internazionale e integrazioneAndrea Riccardi

martedì 15 novembre 2011

Pensioni e articolo 18, la debole linea del sindacato davanti a Monti

Il governo Monti rimetterà insieme Cgil, Cisl e Uil ma le allontanerà di più dai lavoratori. E gli scricchiolii che si sentono, soprattutto sul tema delle pensioni e dell’articolo 18 non lasciano sperare nulla di buono. Senza contare che c’è ancora il grande capitolo del pubblico impiego rimasto in sospeso, assieme a quello dei tagli al welfare, quindi al salario indiretto. Insomma, c’è da giurare che dei 25 miliardi che servono a Monti solo per scaldare i motori, ben due terzi verranno presi dal mondo del lavoro. Presto si aprirà un tavolo con le parti sociali. Il tavolo comprenderà tutto, ovviamente, compreso l’articolo 18, così caro al senatore Pietro Ichino. Ai lavoratori, come è noto, il tavolo ”complessivo” non ha mai portato fortuna, perché alla fine si finisce con il perdere su tutta la linea.
Di pensioni «si può discutere», ha detto oggi la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, «ma bisogna partire dal fatto che ci sono condizioni dei lavoratori dipendenti che non possono essere modificate». Il riferimento è ai lavori usuranti. C’è una “riforma” da completare, quella dei lavoratori che svolgono attività particolari, come i minatori, abbozzata dal governo Prodi e chiusa dal governo Berusconi, più o meno sulla stessa linea. Il confronto prossimo venturo potrebbe essere l'occasione per farlo dando il contentino ai lavoratori e dividendoli tra "buoni" e "cattivi". Monti, e il sindacato, però, sanno benissimo che il bilancio della gestione previdenziale dei lavoratori dipendenti è perfettamente in ordine. Il sistema non può sopportare nemmeno una piuma. «È un tema che affronteremo - ha aggiunto Camusso - bisogna sapere che non è possibile immaginare un sistema pensionistico per fare cassa e mettere a posto i conti».
Dall’altra parte, il segretario dela Cisl Raffaele Bonanni mette in campo una opzione politica e non nasconde di voler appoggiare Monti «a piene mani», sperando però che non si arrivi al confronto sull’articolo 18. Solo sperare? Insomma, si tratta di dichiarazioni molto deboli che lasciano intravedere un argine troppo articolato da parte del sindacato.
Intanto, Agostino Megale, segretario generale della Fisac-Cgil delinea quella che potrebbe essere la proposta di patrimoniale da portare al tavolo di palazzo Chigi: «Abbiamo avanzato l’idea - afferma - di una tassazione sulle grandi ricchezze del 10% delle famiglie che in Italia detiene più di 4.000 miliardi. Devono essere i primi a fare la propria parte. Equità - conclude - significa riduzione delle tasse sul lavoro e possibilità di sostenere un piano straordinario per l’occupazione dei giovani».

domenica 13 novembre 2011

DDL STABILITA': DALLE PENSIONI AI TAGLI AI MINISTERI, ECCO LE MISURE APPROVATE


AGI) - Roma, 12 nov. - Dalle pensioni alla mobilita' per gli statali in esubero, dalle dismissioni ai tagli ai ministeri, dal rifinanziamento della Legge Mancia a quello della mini-naja. Sono alcune delle misure contenute nella Legge di Stabilita' che ha ottenuto il via libera definitivo della Camera, insieme al ddl Bilancio, senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato. Non ci sono le norme sui cosiddetti licenziamenti facili, ne' la patrimoniale o la reintroduzione dell'Ici, interventi che erano stati ipotizzati nei giorni scorsi per rispondere alle richieste della Ue. Nel pacchetto non rientrano nemmeno misure a favore delle zone alluvionate di Liguria e Toscana perche' bisognera' aspettare la quantificazione dei danni.
  Di seguito i principali interventi, tra misure gia' note e ultime novita' introdotte a Palazzo Madama. - PENSIONI Certificato l'aumento dell'eta' pensionabile. Pensione di vecchiaia per tutti i lavoratori a 67 anni entro il 2026 e a 70 nel 2050.
  - LAVORO GIOVANI E DONNE Azzeramento, per i primi tre anni, della quota di contribuzione a carico del datore di lavoro che occupi fino a 9 addetti, per i contratti di apprendistato stipulati negli anni 2012-2016.
  Successivamente l'aliquota sara' del 10%. Incentivi economici anche per il lavoro femminile. Previsto un contratto di inserimento per le aree geografiche il cui tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno 20 punti percentuali a quello maschile o il cui tasso di disoccupazione femminile superi di 10 punti percentuali quello maschile. Prevista anche la deduzione Irap che per l'anno 2012 ciascuna regione puo' disporre relativamente ai contratti aziendali nel settore privato. Incentivi per il part-time e il telelavoro.
  - MOBILITA' STATALI IN ESUBERO Gli statali in soprannumero potranno essere posti 'in disponibilita' con un'indennita' pari all'80% dello stipendio per due anni. Soppresse alcune indennita' e rimborsi per trasferimento (escluso comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico).
  - SGRAVI FISCO PER CONTRATTI PRODUTTIVITA' Sgravi fiscali e contributivi per i contratti di produttivita' e contrattazione aziendale di prossimita'.
  - AMMORTIZZATORI SOCIALI Proroga ammortizzatori sociali in deroga. - TAGLI AI MINISTERI I tagli complessivi delle spese rimodulabili dei ministeri, dopo le modifiche al Senato, sono pari a 9,606 miliardi nel 2012, 4,401 nel 2013 e 4,259 dal 2014. - TAGLI A SICUREZZA, GDF E VIGILI DEL FUOCO Tagli per 2 milioni di euro alle spese di vitto del personale dell'Arma dei Carabinieri fuori sede e del personale della Guardia di Finanza, impiegati per il servizio di ordine pubblico. Riduzione di spesa per il personale volontario dei vigili del fuoco per 57,7 milioni di euro per il 2012 e 30 milioni dal 2012. Dimezzamento permanente della durata dei corsi di formazione. - OSPEDALI Ridotte le risorse per la copertura dei mutui delle regioni nell'edilizia sanitaria. - TAGLI DIA E FONDO VITTIME REATI MAFIOSI Soppresso da gennaio 2012 il trattamento economico accessorio previsto per il personale della Direzione investigativa antimafia (Dia). Ridotti gli stanziamenti al Fondo di rotazione per la solidarieta' alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura. - CAF Riduzione dei compensi per l'assistenza fiscale prestata dai Centri di assistenza fiscale (Caf) dai sostituti d'imposta e dai professionisti abilitati. - ASTA FREQUENZE Le maggiori entrate rispetto alla stima iniziale di 2,4 miliardi (1,6 mld) vengono destinate ai ministeri e al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
  - MENO DIRIGENTI A SCUOLA Passa da 500 a 600 il numero di alunni al di sotto del quale non possono essere assegnati agli istituti dirigenti con incarico a tempo indeterminato.
  - PROFESSORI UNIVERSITARI Ridotto congedo per attivita' di studio e di congedo dei professori e degli assistenti universitari.
  - 700 MLN A MISSIONI 700 milioni nel 2012 per le missioni di pace.
  - AUTOTRASPORTO 400 milioni per misure a sostegno del settore. - 5 PER MILLE Esteso anche al 2012.
  - MINI-NAJA Si rifinanzia e si stabilizza la cosiddetta 'mini-naja': previsti 7,5 milioni nel 2012 e 1 milione dal 2013.
  - SCUOLE E UNIVERSITA' NON STATALI Ok a spesa di 242 milioni di euro per il 2012 per le scuole paritarie; 20 milioni per le Universita' - PRESTITI D'ONORE E BORSE STUDIO Incrementato di 150 milioni per il 2012 il Fondo di intervento integrativo per prestiti d'onore e borse studio.
  - TASSA CONCORSI DIRIGENTI PUBBLICI Istituto un diritto di segreteria tra i 10 e i 15 euro per la partecipazione a concorsi di dirigenti pubblici.
  - TAGLI FONDO FISPE Ridotto di 52 milioni di euro, per l'anno 2012, il Fondo per interventi strutturali di politica economica.
  - AUTO-TAGLI INPS,INPDAP E INAIL Obbligo di ridurre le spese in misura non inferiore a 60 milioni di euro per il 2012, 10 milioni per il 2013 e 16,5 milioni annui dal 2014. - 150 MLN PER LEGGE MANCIA Arrivano 150 mln di rifinanziamento per il 2012-2013 per la Legge Mancia per microinterventi. - DISMISSIONI IMMOBILI PUBBLICI Saranno possibili attraverso il conferimento o il trasferimento degli stessi a uno o piu' fondi comuni di investimento immobiliare o a una o piu' societa'. I proventi andranno alla riduzione del debito pubblico.
  - DISMISSIONE TERRENI AGRICOLI Sara' affidata all'Agenzia del Demanio che dovra' alienarli mediante trattativa privata (per gli immobili di valore inferiore a 400mila euro) o mediante asta pubblica (per quelli di valore pari o superiore a 400mila euro).
  - MENO TAGLI ALL'EDITORIA Ridotti i tagli di 19,55 milioni di euro nel 2012, di 16,25 milioni nel 2013 e di 12,902 milioni nel 2014. In precedenza erano previsti tagli rispettivamente di 69,8 mln, 58,06 mln e 46,14 mln. (AGI) - RADIO RADICALE Avra' un finanziamento di 3 milioni di euro per il 2012.
  - BONUS BEBE' Proroga sino al 2014 del fondo nuovi nati.
  - AUTOSTRADE Defiscalizzazione per concessionari, attraverso Irap e Iva, per la realizzazione di nuove autostrade con il sistema del project financing.
  - TAGLI PIU' SOFT PER REGIONI Redistribuzione tra le regioni delle compensazioni ai tagli previsti dall'ultima manovra agli enti territoriali grazie al ricorso ai proventi della Robin Tax sul settore energetico. - TORINO-LIONE, RISCHIO ARRESTO Le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono di 'interesse strategico nazionale', chi vi si introduce sara' punito con l'arresto da tre mesi a un anno e un'ammenda da 51 a 309 euro.
  - BENZINA Nuovo aumento delle accise sulla benzina e sul gasolio dal 2012 per rendere strutturale la deduzione forfettaria vigente dal 1998 a favore dei distributori di carburante. Le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio sono fissate dal primo gennaio 2012 a 614,20 e a 473,20 euro per mille litri di prodotto e dal 2013 a 614,70 euro e a 473,70 euro per mille litri di prodotto.
  - STOP TARIFFE MINIME PROFESSIONI Liberalizzazione degli ordini professionali con l'eliminazione delle tariffe minime dei professionisti entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge.
  - ANAS Dall'1 gennaio 2012 trasferira' a Fintecna tutte le sue partecipazioni.
  - STRETTA DEBITO ENTI LOCALI Gli enti territoriali parteciperanno alla riduzione del debito pubblico a partire dal 2013. La partecipazione di ogni ente sara' stabilita' in relazione al debito medio pro capite.
  Stretta per ricorso a mutui e altre forme di finanziamento. - DEBITI ENTI LOCALI Gli enti locali con debiti, su istanza del creditore, dovranno certificare che i loro debiti sono 'certi, liquidi ed esigibili' per facilitare la cessione del credito a banche o intermediari finanziari. Viceversa il Tesoro nomina un commissario ad acta.
  - PRIVATIZZAZIONE SERVIZI PUBBLICI LOCALI Il governo potra' esercitare il 'potere sostitutivo' se gli enti locali non rispetteranno le disposizioni in materia di liberalizzazione dei servizi, per realizzare un sistema liberalizzato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica attraverso la piena concorrenza nel mercato e di perseguire gli obiettivi di liberalizzazione e privatizzazione.
  - BUROCRAZIA ZERO In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, sull'intero territorio nazionale si applica la disciplina delle zone a burocrazia zero.
  - PIU' CARI I CONTRIBUTI PER PROCESSI Aumento del contributo unificato: +50% per i giudizi di appello e +100% per i giudizi in Cassazione. Il Governo stima di incassare 17,1 milioni di euro in piu'.
  - GIUDICI TRIBUTARI Rimodulazione del punteggio per l'assegnazione degli incarichi ai giudici tributari.
  - TERREMOTO IN ABRUZZO La ripresa della riscossione delle tasse per i terremotati avverra' da gennaio 2012 in 120 rate mensili. L'ammontare dovuto per ciascun tributo o contributo e' ridotto al 40%.
  - POLICLINICI UNIVERSITARI Finanziamento di 70 milioni per il 2012 a favore dei policlinici universitari gestiti direttamente da Universita' non statali. Finanziamento di 30 milioni per il 2012 per l'Ospedale Bambino Gesu'. - EXPO 2015 Restano fuori dal Patto di Stabilita', in via straordinaria, per il 2012, l'indebitamento della provincia e del comune di Milano per investimenti legati alle opere essenziali connesse al grande evento.
  - SALTA CATALOGO ARMI Abrogato il catalogo nazionale delle armi comuni da sparo. - DEROGA PATTO INTERNO BARLETTA Deroga al patto di stabilita' per il comune di Barletta per le spese (1 milione) sostenute per la realizzazione degli interventi dopo il crollo del fabbricato in Via Roma in cui morirono 5 donne il 3 ottobre scorso.

lunedì 7 novembre 2011

Esplosione Ascoli Piceno: CGIL, grave attentato alla Camera del Lavoro, individuare i responsabili

Ferma condanna da parte della CGIL per il grave attentato che, nelle prime ore di questa mattina, ha colpito la Camera del Lavoro di Ascoli Piceno. Una potente bomba carta è stata fatta esplodere davanti alla sede della CGIL territoriale. Secondo quanto riferito dal sindacato i danni materiali sono consistenti e si tratta del secondo attentato a distanza di pochi mesi.
“La reazione della nostra struttura è stata tempestiva” si legge in una nota della Segreteria Nazionale della CGIL. "Oltre a richiedere l’immediato intervento delle forze dell’ordine - prosegue la nota - è stata sollecitata al Prefetto la rapida convocazione del 'Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica'”. Per la giornata di lunedì, alle ore 18, si terrà una manifestazione provinciale davanti alla sede della CGIL di Ascoli.

La Segreteria Nazionale della CGIL prosegue la nota “esprime la più ferma condanna per questa ulteriore grave forma di intimidazione ed esprime la propria solidarietà e quella dell’intera organizzazione alle compagne ed ai compagni della CGIL di Ascoli. Chiediamo alle forze dell’ordine di individuare i responsabili nel più breve tempo possibile. Per quanto ci riguarda deve essere chiaro da subito che non solo respingiamo con forza ogni tentativo di intimidazione ma ribadiamo a chi tenta, con inaudita violenza, di intimorirci che la nostra azione di difesa dei diritti delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati non si arresterà”.

domenica 6 novembre 2011

Carlo Petrini: I carnefici del territorio


Il 4 novembre 1966 l´Arno invase Firenze. Dopo 45 anni nulla è cambiato. Si resta sgomenti. L´Italia non regge più ore e giorni di pioggia. Muoiono persone, e anche una sarebbe troppo. Muoiono bambini. Non servono più gli allarmi se i sindaci non mettono in atto misure di prevenzione. Se il clima è cambiato, se a Genova in cinque minuti sono caduti 50 millimetri di acqua, dobbiamo cambiare anche noi. Altrimenti si continuerà a morire, nelle grandi città e nelle nostre case che crediamo sicure. A Genova il sindaco ha lasciato scuole e uffici aperti, e solo ieri sera ha proibito, per oggi, il traffico di auto. Troppo tardi.
Oltre alla profonda tristezza, da lacrime agli occhi, si resta increduli nonostante lo si sia detto troppe volte. Si denunciano lo scellerato consumo di suolo libero, la cementificazione selvaggia, l´incuria cui sono sottoposti i terreni demaniali in svendita, i boschi, le coste e i suoli che un´agricoltura in crisi come non mai non riesce più a curare. Lo Stato da anni taglia fondi e personale per la cura del territorio. Pensano alle grandi opere e non si preoccupano più delle piccole. Minime, ma che a volte salvano vite. Ci sono delle colpe. Gravi.
L´altro ieri il ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ammetteva il fallimento dell´impegno principale assunto sull´ambiente. Come ha dichiarato la ministro in commissione al Senato, il miliardo di euro stanziato con la Finanziaria 2010 per la messa in sicurezza del territorio non è mai stato reso disponibile. Con la legge di stabilità è stato anche ufficialmente cancellato e sostituito con un impegno del tutto generico, e non vincolante. Queste sono colpe, per cui un normale cittadino verrebbe condannato. Non c´è crisi che tenga di fronte alla cura del bene comune, il primo impegno che ogni Stato degno di questo nome dovrebbe avere.
Non c´è cura se non si cura la piccola agricoltura di qualità, che in molte zone ritenute "arretrate" ha salvato dal naufragio (umano nonché meteorologico) intere aree del Paese. Non c´è cura se si preferisce l´agricoltura dei grandi numeri, quella industriale che dicono «competitiva», che alla fine desertifica. Non c´è cura se c´è cemento ovunque. Non c´è cura se il soldo arriva a prevalere sul buon senso, quello che potrebbe salvare i nostri territori dalla bruttezza e dall´insicurezza più letale.
Smettiamola di dire che le alluvioni sono eventi eccezionali. Perché le abbiamo rese normali. Di fronte a cittadini ormai disabituati alla cura, lo Stato e la politica su questo fronte hanno colpe enormi. Sono anni che non si vede tra le priorità di un programma elettorale o di governo la difesa del territorio, nemmeno tra i riempitivi. Spero che mentre si contesta questo governo, visti i drammi recenti, i partiti inizino a pensarci seriamente, a programmare, a spendere parole e impegni forti, proprio a partire dalle adunate di piazza. Spero che ascoltino quella buona parte di società civile che lo chiede da tempo e già ci lavora con passione e sacrifici. O quegli agricoltori distrutti dai debiti che nonostante tutto lo fanno ogni giorno, nel proprio podere. Un poeta come Tonino Guerra un anno fa mi ha detto: «L´Italia non è più bella come una volta, è inutile che mi rompano le scatole, perché una volta c´era chi la curava. Non erano dieci persone messe lì e pagate dallo Stato, erano quelli che l´abitavano: i contadini. Dobbiamo riapprendere quella forza d´amore che avevano loro». Qui non è più sufficiente indignarsi, bisogna tornare ad amare per davvero questa terra. Vilipesa non soltanto nei comportamenti inqualificabili di chi governa, ma nell´indifferenza di fronte a scempi che non sono più tollerabili. Anche se non lo erano già ben prima di arrendersi allo sgomento di questi tristi giorni della nostra storia.
 5 novembre 2011

giovedì 3 novembre 2011

Roma. Manifestazione vietata. Scontri tra studenti e polizia

Il diktat di Alemanno continua a provocare seri problemi. La Questura nega autorizzazione a corteo studernti che manifestano lo stesso. Scontri e cariche intorno alla stazione Tiburtina Scontri a Roma tra studenti e polizia. Le tensioni sono esplose quando un gruppo di studenti e' entrato all'interno del cantiere della stazione Tiburtina. Immediata la reazione delle forze dell'ordine: polizia e carabinieri hanno raggiunto i manifestanti, accerchiandoli, per poi caricarli a colpi di manganello. Per le strade attorno alla stazione si e' scatenata una caccia all'uomo: alcuni studenti, infatti, sono riusciti ad uscire dal recinto del cantiere ed e' scattata, immediata, la rincorsa da parte di agenti di polizia, carabinieri e finanzieri. Il grosso degli studenti e' tornato ora su piazzale Tiburtino, ma la manifestazione sembra ormai definitivamente impedita. In mattinata gli studenti hanno chiesto piu' volte di poter partire in corteo, senza raggiungere pero' l'accordo con le forze dell'ordine. Nessuno di loro, infatti, aveva voluto raggiungere la Questura per presentare la prevista richiesta. "Hanno picchiato a sangue un ragazzo di 17 anni e adesso non sappiamo dove sia". Lo ha detto, dal megafono, uno degli studenti che stanno protestando a Roma. Dopo l'invasione del cantiere della stazione Tiburtina, infatti, in molti sono fuggiti dalle forze dell'ordine che cercavano di raggiungerli per identificarli.

mercoledì 2 novembre 2011

Berlusconi: "Vado avanti, voglio vedere chi mi viene contro"


ROMA, 2 NOV – ''Vado avanti, mi presento davanti al Parlamento e agli italiani traducendo in atti concreti la lettera che ha avuto l'approvazione dell'Ue. E voglio vedere chi avra' il coraggio di venirmi contro, chi sara' cosi' irresponsabile da non appoggiare il governo rispetto a leggi cosi' importanti per il Paese e sulle quali abbiamo preso impegni precisi con l'Europa''. Silvio Berlusconi, incontrando a Palazzo Grazioli Andrea Ronchi, Adolfo Urso e Pippo Scalia si e' mostrato super combattivo, pur senza nascondere preoccupazione per il momento di grave crisi.

Agli esponenti ex Fli, confluiti nel gruppo misto ed intenzionati a non far mancare al premier il loro appoggio in questo delicato passaggio, Berlusconi ha tessuto grandi lodi del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. ''Ha mostrato un grande equilibrio – ha detto il premier – e si e' comportato ancora una volta con me in modo assai affidabile, avendo a cuore il bene del Paese e con grande senso dello Stato. Il suo ragionamento e' stato molto corretto''. Berlusconi non ha accennato ad ipotesi di governi tecnici, ha detto di non avere alcuna intenzione di fare passi indietro e tantomeno di dimettersi. ''Io ho fatto tutto cio' che era possibile''. Il premier ha ribadito di voler portare questa sera in consiglio di ministri un decreto con le misure piu' urgenti contenute nella lettera all'Ue, pur senza nascondere ''preoccupazione sulla possibilita' che fibrillazioni ed eventuali debolezze della maggioranza possano in questo momento nuocere al Paese''.http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/berlusconi-vado-avanti-voglio-vedere-chi-mi-viene-contro-1004515/

martedì 1 novembre 2011

Profondo rosso a Milano: -7%. Spread al massimo storico: 455 punti


Profondo rosso per le borse europee. Milano la peggiore con -7%. Lo spread tocca il livello record di 455 punti. Sono sotto pressione anche i titoli del Tesoro a due e a cinque anni, che segnano nuovi record storici. Il rendimento del biennale schizza al 5,67% sul mercato secondario mentre quello del quinquennale vola al 6,28%. In quest'ultimo caso lo spread col bund a cinque anni si allarga a 532 punti base

TRADOTTO: VUOL DIRE CHE SONO CAVOLI, CHE L'ITALIA STA ANDANDO SEMPRE PIU' A PICCO, E CHE QUESTO GOVERNO ACCELERERA' I TEMPI PER METTERE IN ATTO I "BUONI PROPOSITI"CHE A PRESO CON LA BCE....COMPAGNI ATTENZIONE!!!!!!!!!!!