venerdì 27 gennaio 2012

Billa chiude quattro supermercati Oltre cinquanta licenziamenti

VENEZIA — Billa chiude quattro supermercati in Veneto e mette in mobilità oltre cinquanta dipendenti in regione. I punti vendita interessati sono a Crocetta del Montello (Treviso), Grezzana (Verona), Santa Giustina in Colle (Padova) e quello di via 4 Novembre a Bassano del Grappa. I sindacati sono sul piede di guerra: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil TuCs hanno proclamato dieci ore di sciopero nazionale nei negozi del gruppo. «Come altri grandi gruppi della Grande Distribuzione, ad esempio Carrefour, pure Billa ha deciso di uscire dalle zone d’Italia dove sono meno produttivi - osserva Adriano Fillice, segretario veneto della Filcams - è una scelta miope, criticabile e di corto respiro rispetto a una possibile ripresa economica. Ed è pure drammatica, perché sono negozi difficilmente ricollocabili». Grazia Chisin, della Uil, precisa che lo sciopero «sarà di due ore domani, più altre otto entro il 5 febbraio. Va contrastata questa decisione unilaterale delle procedure di mobilità».
La vicenda è iniziata a fine 2011, con la cessione di 42 supermercati Billa al gruppo Conad. L’operazione di Billa (ex Standa, proprietà del gruppo tedesco Rewe International Ag) fa parte però di un programma di cessioni complessivo: «Vanno aggiunte altre 15 realtà lavorative - aggiunge infatti Lucia Anile, Filcams - che ad oggi non hanno trovato compratore. E Billa non le vuole tenere: mercoledì l’azienda si è presentata al tavolo con noi dicendo che per i 150 dipendenti di sei di queste realtà, le quattro venete più Lecce e Porcia in Friuli, è stata avviata la procedura di mobilità». Che dura 75 giorni: in sostanza ai punti vendita interessati restano meno di quattro mesi di vita.
Andrea Alba
27 gennaio 2012

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