lunedì 24 gennaio 2011

DONA RENE AL FRATELLO....PERDE IL LAVORO

VENEZIA, 23 GEN - Ha donato un organo al fratello, malato di un'insufficienza renale cronica, ma non si è 'salvata' dalla dura legge dei contratti di lavoro a termine una 50enne veneziana, Francesca Scarpa, che per la lunga convalescenza a casa dopo l'espianto del rene ha perso la sua occupazione di assistenze per gli anziani. Un posto che, con contratti di tre mesi in tre mesi, gli era stato dato da un'agenzia interinale, «Obiettivo Lavoro». La donna ha raccontato la sua storia a «La Nuova Venezia».

Scarpa si era sottoposta all'intervento chirurgico per la donazione dell'organo il 26 novembre scorso; il 31 dicembre 2010 le scadeva l'ultimo contratto a termine, il quarto. «Non mi hanno rinnovato il contratto - ha raccontato al quotidiano la signora Francesca -: con una telefonata mi hanno semplicemente detto che non c'era più bisogno di me dopo che ormai da più di un anno lavoravo per loro». La donna, in seguito all'espianto, era rimasta a casa in malattia per un mese e mezzo, ogni volta con certificati di 15 giorni rilasciati dal medico di famiglia. (ANSA).

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