6 datori di lavoro deferiti all’Autorità giudiziaria per violazioni penali 5 attività sospese per ricorso al lavoro sommerso Una vasta operazione del Nu
cleo Carabinieri Ispettorato Lavoro della Direzione provinciale del lavoro di Macerata a contrasto del lavoro sommerso e illegale si è svolta nella scorsa settimana. Con il coordinamento del Direttore della DPL, dott. Pierluigi RAUSEI, il Comandante del NIL, Appuntato Martino Danilo DI BIASE, e l’Appuntato Giuseppe VITULLI, hanno effettuato una importante operazione di vigilanza serale e notturna che ha riguardato tre laboratori di etnia cinese, del settore manifatturiero delle calzature, un centro benessere e un negozio di casalinghi sempre di etnia cinese, due pubblici esercizi e una azienda edile italiani, tutti situati nel territorio del Comune di Civitanova Marche.
Otto le attività complessivamente ispezionati dai militari del Nucleo Carabinieri a tutela del lavoro, nei quali sono stati trovati intenti al lavoro ben 11 lavoratori completamente in nero.
Tutte le aziende sono risultate irregolari: per cinque di esse è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto operavano con oltre il 20% di lavoratori in nero rispetto alla totalità dei lavoratori presenti; tre titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e destinatari del provvedimento di prescrizione penale per il mancato rispetto delle norme di tutela dello Statuto dei Lavoratori per l’illecita installazione e messa in uso di impianti di videosorveglianza e di controllo a distanza sull’operato dei lavoratori (art. 4 della legge n. 300/1970); altri tre titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e destinatari del provvedimento di prescrizione penale per violazione delle norme in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (artt. 63 e 64 del decreto legislativo n. 81/2008).
Nel dettaglio l’operazione di vigilanza ha portato ai seguenti risultati specifici: 1- pubblico esercizio (commercio): informativa di reato per violazione dello Statuto dei lavoratori (videosorveglianza); 2- ditta individuale edile: un lavoratore in nero e sospensione dell’impresa; 3- tomaificio cinese: 3 lavoratori in nero, sospensione dell’impresa e informativa di reato per violazione del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (per la irregolarità di impianti e dispositivi di sicurezza, come ad esempio impianti elettrici ed estintori, negli ambienti di lavoro, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli) 4- tomaificio cinese: 4 lavoratori in nero, sospensione dell’impresa e informativa di reato per violazione del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (per la irregolarità di impianti e dispositivi di sicurezza, come ad esempio impianti elettrici ed estintori, negli ambienti di lavoro, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli) 5- tomaificio cinese: 2 lavoratori in nero, sospensione dell’impresa e informativa di reato per violazione del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (per la irregolarità di impianti e dispositivi di sicurezza, come ad esempio impianti elettrici ed estintori, negli ambienti di lavoro, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli) 6- centro benessere cinese: una lavoratrice in nero e sospensione dell’impresa; 7- pubblico esercizio (negozio di casalinghi) cinese: informativa di reato per violazione dello Statuto dei lavoratori (videosorveglianza); 8- ristorante: informativa di reato per violazione dello Statuto dei lavoratori (videosorveglianza). A seguito dell’attività ispettiva nelle prossime settimane saranno irrogate ulteriori sanzioni pecuniarie amministrative per un ammontare di circa 32000 (trentaduemila) euro per le violazioni sulla tutela delle condizioni di lavoro, oltre a circa 5000 (cinquemila) euro per le violazioni penali in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro e controllo a distanza illegale. Inoltre seguiranno specifiche segnalazioni al Comune e alla Polizia Municipale di Civitanova Marche per le verifiche relative al controllo sulla effettiva destinazione d’uso degli immobili nei quali sono stati rinvenuti i tomaifici.
cleo Carabinieri Ispettorato Lavoro della Direzione provinciale del lavoro di Macerata a contrasto del lavoro sommerso e illegale si è svolta nella scorsa settimana. Con il coordinamento del Direttore della DPL, dott. Pierluigi RAUSEI, il Comandante del NIL, Appuntato Martino Danilo DI BIASE, e l’Appuntato Giuseppe VITULLI, hanno effettuato una importante operazione di vigilanza serale e notturna che ha riguardato tre laboratori di etnia cinese, del settore manifatturiero delle calzature, un centro benessere e un negozio di casalinghi sempre di etnia cinese, due pubblici esercizi e una azienda edile italiani, tutti situati nel territorio del Comune di Civitanova Marche.
Otto le attività complessivamente ispezionati dai militari del Nucleo Carabinieri a tutela del lavoro, nei quali sono stati trovati intenti al lavoro ben 11 lavoratori completamente in nero.
Tutte le aziende sono risultate irregolari: per cinque di esse è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto operavano con oltre il 20% di lavoratori in nero rispetto alla totalità dei lavoratori presenti; tre titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e destinatari del provvedimento di prescrizione penale per il mancato rispetto delle norme di tutela dello Statuto dei Lavoratori per l’illecita installazione e messa in uso di impianti di videosorveglianza e di controllo a distanza sull’operato dei lavoratori (art. 4 della legge n. 300/1970); altri tre titolari sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e destinatari del provvedimento di prescrizione penale per violazione delle norme in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (artt. 63 e 64 del decreto legislativo n. 81/2008).
Nel dettaglio l’operazione di vigilanza ha portato ai seguenti risultati specifici: 1- pubblico esercizio (commercio): informativa di reato per violazione dello Statuto dei lavoratori (videosorveglianza); 2- ditta individuale edile: un lavoratore in nero e sospensione dell’impresa; 3- tomaificio cinese: 3 lavoratori in nero, sospensione dell’impresa e informativa di reato per violazione del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (per la irregolarità di impianti e dispositivi di sicurezza, come ad esempio impianti elettrici ed estintori, negli ambienti di lavoro, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli) 4- tomaificio cinese: 4 lavoratori in nero, sospensione dell’impresa e informativa di reato per violazione del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (per la irregolarità di impianti e dispositivi di sicurezza, come ad esempio impianti elettrici ed estintori, negli ambienti di lavoro, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli) 5- tomaificio cinese: 2 lavoratori in nero, sospensione dell’impresa e informativa di reato per violazione del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (per la irregolarità di impianti e dispositivi di sicurezza, come ad esempio impianti elettrici ed estintori, negli ambienti di lavoro, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli) 6- centro benessere cinese: una lavoratrice in nero e sospensione dell’impresa; 7- pubblico esercizio (negozio di casalinghi) cinese: informativa di reato per violazione dello Statuto dei lavoratori (videosorveglianza); 8- ristorante: informativa di reato per violazione dello Statuto dei lavoratori (videosorveglianza). A seguito dell’attività ispettiva nelle prossime settimane saranno irrogate ulteriori sanzioni pecuniarie amministrative per un ammontare di circa 32000 (trentaduemila) euro per le violazioni sulla tutela delle condizioni di lavoro, oltre a circa 5000 (cinquemila) euro per le violazioni penali in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro e controllo a distanza illegale. Inoltre seguiranno specifiche segnalazioni al Comune e alla Polizia Municipale di Civitanova Marche per le verifiche relative al controllo sulla effettiva destinazione d’uso degli immobili nei quali sono stati rinvenuti i tomaifici.
da Direzione Provinciale del Lavoro di Macerata
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