lunedì 25 luglio 2011

Strage in Norvegia, Feltri shock: Quei giovani sull’isola incapaci ed egoisti

E mentre ancora si piangono i morti parte il delirio senza fine che lascia sgomenti. Come abbiamo visto, nei giorni scorsi, quelli de “Il Giornale” hanno provato ad attribuire la responsabilità degli attentati di Oslo all’Islam: hanno addirittura mandato in edicola due prime pagine diverse. Poi sono stati smentiti dai fatti ma essendo l’attentatore un norvegese, “cristiano” e di destra, Sallusti e Feltri sono andati in tilt. Non è possibile colpevolizzare un tizio con questi requisiti. Deve esserci sicuramente qualche altro modo per minimizzare il lucido e atroce gesto di Anders. A trovarlo è Feltri con l’editoriale di oggi: “Quei giovani incapaci di reagire”. La tesi è semplice quanto vigliacca. Come è possibile, si chiede Feltri, che  i 500 giovani presenti sull’isola di Utoya non siano riusciti a fermare la carneficina? Potevano, secondo Feltri, lanciarsi sull’attentatore cosicché “alcuni di sicuro sarebbero stati abbattuti ma non tutti”. Insomma, secondo Feltri, il problema è che ciascuno ha pensato “a salvare se stesso illudendosi di spuntarla”. Praticamente la colpa è delle vittime, di quei giovani che non hanno voluto “identificarsi con gli altri”: incapaci ed egoisti e anche un po’ rammolliti. Si può cadere più in basso di così?

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