mercoledì 11 maggio 2011

Al fianco dei lavoratori in lotta

Al fianco dei lavoratori in lotta
“Piena solidarietà alla lotta dei lavoratori del settore commercio che in questi giorni sono impegnati in tutta Italia in migliaia di assemblee per protestare contro l’ipotesi di accoro separato per il rinnovo del contratto nazionale di categoria”. E’ quanto afferma Fabio Nobile, consigliere regionale della Federazione della Sinistra.
“Il 26 febbraio –prosegue- si è conclusa la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del Terziario Distribuzione e Servizi. L’ipotesi di accordo, sottoscritto da Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil ma non dalla Filcams-Cgil, recepisce integralmente la riforma del modello contrattuale, assume come meccanismo di calcolo degli incrementi salariali l’Ipca, che prevede per il prossimo triennio un aumento di 86 euro a regime, distribuito in cinque tranche. Introduce il pagamento diretto della malattia da parte delle aziende (in applicazione del D.l.g. 112/08 ), consentendo alle aziende la conseguente fuoriuscita dall`Inps”.
“Inoltre, -continua il consigliere- viene introdotto un doppio trattamento in merito ai permessi retribuiti che penalizza i nuovi assunti e, con la strumentale motivazione di combattere l`assenteismo, viene ratificata la cessazione del pagamento dei primi tre giorni a partire dal quinto evento di malattia. Limitato fortemente lo sviluppo del secondo livello di contrattazione: si indebolisce il ruolo e la funzione del contratto nazionale recependo integralmente il principio del Governo e di Sacconi della deroga al Ccnl”.
“Sosterremo ogni mobilitazione contro un testo che di fatto peggiora in maniera drastica le condizioni materiali di vita e di lavoro di circa tre milioni di lavoratori, che stanno esprimendo con il voto la loro contrarietà all’ipotesi di accordo sottoscritta da Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil. Un accordo –conclude Nobile- che non fornisce alcuna risposta alla crisi che ha investito il settore del commercio e della distribuzione e che mette in discussione i diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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