mercoledì 18 maggio 2011
SUI NUOVI CONTRATTI, PROVE DI DISGELO FRA CGIL CISL E UIL
la numero uno della Cgil nel giudicare «interessante» la posizione di Bonanni ha rilanciato: «Credo che il tema sia quello di provare a misurarsi su un’altra fase – ha detto all’Ansa –. Il problema è domandarsi se possiamo fare delle cose per questo Paese. Credo che questa sia la responsabilità di tutti». Ma per Camusso c’è un altro fronte su cui i sindacati potranno tornare a marciare insieme: il fisco. In vista dell’assemblea dei delegati organizzata da Cisl e Uil per sabato prossimo a Roma, preparatoria della manifestazione nazionale del 18 giugno a sostegno della proposta delle due confederazioni, il segretario generale della Cgil ha proposto di «ricostruire una piattaforma comune sul fisco» che «anche per noi è un punto fondamentale». Non si preannuncia un percorso facile: «Le assonanze tra le ipotesi del ministro dell’Economia Tremonti e della Cisl non ci convincono – ha aggiunto Camusso – riguardano lo spostamento della tassazione sulle cose. Però noi siamo assolutamente pronti a discutere, avendo prima definito una piattaforma comune, su cui dovevamo scioperare con il governo Prodi, e poi registrato una divaricazione progressiva. Non ho preoccupazioni a riaprire un tavolo». Ma per Luigi Angeletti, il fattore tempo gioca contro la ricerca di nuove proposte unitarie: «Noi facciamo piattaforme per fare accordi – ha detto il segretario generale della Uil –. Il nostro obiettivo è ridurre la pressione fiscale sui lavoratori adesso, in questo anno. L’unica possibilità è farlo con questo governo». e ieri un segnale di disponibilità al dialogo è arrivato da Raffaele Bonanni che, riferendosi alla proposta approvata dal direttivo della Cgil lo scorso 11 maggio sul nuovo modello contrattuale ha detto: «La leggeremo e sono convinto che potrà essere un buon contributo per i prossimi contratti di secondo livello e anche nazionali, che spero trovino Cgil, Cisl e Uil intenzionate a darsi delle linee comuni». Fonti vicine al leader della Cisl spiegano che Bonanni non intende fare alcuna marcia indietro rispetto alla riforma degli assetti contrattuali definita con l’accordo separato del 22 gennaio del 2009, l’apertura riguarda piuttosto la possibilità che nelle singole vertenze contrattuali alcuni principi contenuti nella proposta della Cgil possano trovare applicazione. Segnali di disgelo tra i leader dei sindacati confederali. Al XII congresso del Ces, la confederazione europea dei sindacati in corso ad Atene, ieri si sono registrate caute aperture e toni diversi dal passato, in controtendenza rispetto alla freddezza che caratterizza da tempo i rapporti tra Cgil e Cisl-Uil. ROMA
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