giovedì 21 aprile 2011
PRIMO MAGGIO: CGIL,NO APERTURE NEGOZI FESTA LAVORO,25 APRILE FILCAMS, CONTINUE DEROGHE NON AIUTANO ECONOMIA
(ANSA) - ROMA, 21 APR - No della Filcams Cgil alle 'aperture selvaggè: in vista delle festività del 25 aprile e del 1 maggio, si moltiplicano infatti, dice il sindacato, i casi in cui le amministrazioni comunali e regionali concedono ai centri commerciali e alla grande distribuzione organizzata la possibilità di restare aperti. In molte città, sottolinea la Filcams Cgil, compresa la Capitale, «le festività non vengono più rispettate, e a subirne le conseguenze le lavoratrici ed i lavoratori del settore». Secondo la Filcams «le continue deroghe alle aperture commerciali non aiutano l'economia, ma contribuiscono a creare lavoro precario e ledono il diritto al riposo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore». «Per affrontare la crisi è necessario ridefinire un nuovo modello di consumo, che non significa concedere improvvise deroghe e sostituire i lavoratori stabili con i lavoratori precari o interinali». La concessione delle aperture nel settore del commercio nei giorni del 25 aprile e del Primo maggio, tra l'altro, mettono in discussione due importanti festività, così come mettono in discussine una giornata di riposo sociale per i dipendenti del settore. «Il giorno di riposo dal lavoro è indispensabile - afferma Franco Martini segretario generale Filcams - così come indispensabile è che la giornata di riposo possa coincidere con le domeniche o le festività, per dare la possibilità ai lavoratori di mantenere una propria vita sociale». «Non siamo contro le aperture domenicali e festive - conclude Martini - ma chiediamo che venga stabilito un calendario che non possa essere continuamente messo in discussione dal singolo comune. Il nuovo modello di consumo, indispensabile per uscire dalla crisi, deve tener conto delle esigenze del mercato, ma nel rispetto della condizione delle lavoratrici e dei lavoratori»
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