martedì 28 giugno 2011

Contratti, siglato l'accordo unitario tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil


ROMA - Confindustria e sindacati dopo sei ore di trattativa
hanno firmato l'accordo su contratti e rappresentanza sindacale.
 A siglare l'intesa il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia e
 i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
 L'accordo
«rende più forti ed esigibili i contratti aziendali», ha detto Emma Marcegaglia,
 sottolineando la possibilità di «adattare le norme definite dal contratto nazionale»
a livello aziendale. L'accordo unitario «chiude una stagione di separatezza tra di noi»,
 ha aggiunto il presidente di Confindustria, dicendosi «molto soddisfatta per il passo
 avanti significativo» che è stato compiuto. «C'è la volontà di andare avanti insieme.
 Le parti sociali hanno dato dimostrazione di responsabilità, di serietà».

L'accordo «non sostituisce l'altro, quello del 2009», che non fu firmato
 dalla Cgil,
 ha detto ancora Emma Marcegaglia, spiegando che «questo accordo ragiona
su altri temi,
 come la rappresentanza e l'efficacia erga omnes dei contratti aziendali».

L'accordo non è retroattivo rispetto ai contratti già firmati,
ha detto Susanna
Camusso, rispondendo «no» ad una domanda in tal senso. Il direttivo
di Corso d'Italia,
 ha aggiunto, «parlerà e discuterà» dell'intesa.

«È un accordo che estende a tutti i lavoratori il modello Fiat, è un 
cedimento
 gravissimo
 della Cgil che contrasteremo in Cgil, nelle fabbriche e nel Paese», commenta
 Giorgio Cremaschi della Fiom. L'accordo «va nella direzione delle istanze Fiat -
 ha risposto Emma Marcegaglia a chi le chiedeva se l'accordo andrà bene anche
 al Lingotto - Parleremo con Fiat. L'accordo va nella logica di rendere più esigibili
 e certi i contratti aziendali».

Le parti hanno lavorato in «un clima disteso» su un documento articolato
 in 9 punti: dalle nuove regole per la rappresentanza sindacale, alle garanzie di
efficacia per gli accordi contrattuali firmati dalla maggioranza dei rappresentanti
dei lavoratori, ad una sostanziale possibilità di deroghe a livello aziendale
 (termine che comunque non compare esplicitamente nel testo della bozza),
 al quadro dei contratti nazionali.

Il grazie di Tremonti. «Grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna
Camusso ed Emma Marcegaglia. Grazie per quello che hanno fatto oggi
 nell'interesse del nostro Paese». Così in una dichiarazione il ministro del
Tesoro commenta l'accordo.
Martedì 28 Giugno 2011 - 21:43    Ultimo aggiornamento: 23:28

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