Pistoia, 18 giugno 2011 - Si sono difesi negando ogni addebito a loro carico, i quattro pistoiesi coinvolti nell’inchiesta della guardia di finanza di Roma, sull’affare del deposito di Montopoli Valdarno (Pisa), al centro di un presunto giro di evasione fiscale attraverso il trasferimento all'estero di società in stato pre-fallimentare, che avrebbe anche causato un danno di circa 17 milioni e 751mila euro alla stessa Conad.
Primo ad essere sentito questa mattina dal gip di Pistoia Matteo Zanobini per deroga del gip di Roma, è stato il presidente Conad del Tirreno Silvano Ferrini. Dopo di lui, l’amministratore delegato del gruppo Ugo Baldi. Si sono poi presentati di fronte al giudice i due soci del gruppo Roscer di Prato: Orazio Ferrari e Andrea Baldi. Tutti e quattro, agli arresti domiciliari da martedì, hanno reso dichiarazioni spontanee, respingendo le contestazioni di bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita, e presentando una memoria difensiva nella quale hanno sostenuto la loro estraneità ai fatti contestati. I due manager di Conad del Tirreno hanno anche presentato la richiesta di revoca della misura cautelare. I legali di Andrea Baldi e Orazio Ferrari dovrebbero fare altrettanto nei prossimi giorni.
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