venerdì 10 giugno 2011

Referendum, la Polverini andrà alle urne: «Voterò contro il nucleare»



Al seggio della scuola elementare Leopoldo Franchetti, all’Aventino, Renata Polverini ci sarà. “Alle urne – spiega – io ci sono sempre andata”. E al referendum del 12 e 13 giugno voterà “coerentemente con quanto dichiarato più e più volte”, prima in campagna elettorale e poi nel suo primo anno al timone della Pisana.
Il governatore del Lazio però non si sbottona troppo. Dei quattro quesiti, però, prende posizione solo sul terzo, quello che riguarda l’energia nucleare. “Voterò sì – spiega – in linea con la posizione che ho già espresso in passato”.
Effettivamente durante la campagna elettorale del 2010 la Polverini fu molto chiara, sia con i cittadini della sua Regione, sia con i vertici nazionali del Pdl, Berlusconi in primis. “Il Lazio può fare a meno del nucleare”, diceva nei comizi, ribadendo che un’amministrazione regionale guidata da lei “non avrebbe accettato decisioni provenienti dall’alto” in questa materi.
Ma il presidente della Regione non è l’unico esponente di peso del Pdl laziale a smarcarsi dalla linea dettata da Berlusconi e Alemanno: il premier ieri ha detto chiaramente che diserterà le urne, mentre il sindaco di Roma tre giorni fa ha definito i quesiti “mal posti”.
Alle urne invece, si recheranno, oltre al leader della Destra Francesco Storace, il deputato pidiellino Fabio Rampelli, ormai in perenne conflitto col primo cittadino, il consigliere regionale Romolo Del Balzo, l’assessore Luca Malcotti ed il vicepresidente del Parlamento Europeo Angelilli.

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